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AVVENTO

Rubrica: Do you speak Ecclesiastico?

in collaborazione con la Cappellania della Pontificia Università Gregoriana

La parola di oggi: AVVENTO

Significa “venuta, arrivo” e successivamente “attesa”. La parola deriva dal latino adventus ed è un derivato di advenire 'arrivare': nella liturgia cristiana indica la preparazione alla venuta del Signore, che abbraccia, nel rito romano, un periodo di quattro settimane, dedicato al raccoglimento e alla penitenza.


Si pronuncia "avvènto".






SIGNIFICATI STORICI:


nel linguaggio dei culti pagani il termine adventus significava la venuta annuale della divinità nel suo tempio per visitare i suoi fedeli. La parola era anche usata dagli antichi romani per indicare l’arrivo in forma solenne e ufficiale dell’imperatore alle porte di una città. Solo a partire dal IV secolo d.C. si è formata progressivamente la liturgia dell'Avvento.


CURIOSITÀ GRAMMATICALE: anche in italiano è possibile creare sostantivi derivati a partire da verbi, come avviene in latino con adventus < advenire. Alcuni esempi di nomi deverbali a suffisso zero sono arrivo < arrivare, parcheggio < parcheggiare, ricavo < ricavare.


PER RIFLETTERE: Su quello che oggi è il territorio italiano sono nel tempo esistiti vari riti oltre a quello romano: oggi rimane solo - per la grande diocesi di Milano - quello ambrosiano, nel quale l’Avvento si compone di sei domeniche, il colore liturgico morello; i nomi delle domeniche sono: della venuta del Signore; dei figli del regno; delle profezie adempiute; dell'ingresso del Messia; del Precursore; dell'Incarnazione (si passa al colore liturgico bianco).


PER APPROFONDIRE: Karl Rahner, Avvento. La profonda nostalgia della nostra vita. Queriniana, (nuova riedizione, 2020).



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